LINEA GOTICA MTB TRAIL 2017

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Celebrazioni del 71° anniversario della Liberazione.

celebrazioni 25 aprile 2016

Bob Dole è ritornato a visitare i campi di battaglia dove combattè e fu gravemente ferito nel 1945

Bob Iola bassa     Sabato 10 ottobre l'ex senatore americano Bob Dole è ritornato in Italia per ripercorrere l'itinerario di quando combattè nella 10a Divisione da Montagna americana. Tenente e comandante della compagnia L dell'85° reggimento, conosciuta come "suicide squad", Bob Dole era un leader aggressivo e coraggioso tanto che si meritò tre onoreficenze: due Purple Hearts ed una Bronze Star. Rimase seriamente ferito il 14 aprile 1945, il primo giorno dell'Offensiva di Primavera - l'attacco della V Armata americana che portò allo sfondamento finale delle linee tedesche nell'alto appennino tra le provincie di Bologna e Modena -, quando le schegge di una granata da mortaio tedesca gli frantumarono la spalla destra ed alcune vertebre all'altezza del collo e della colonna vertebrale. Egli era paralizzato dal collo in giù, aveva schegge di metallo in tutto il corpo e un rene danneggiato.

1915-1918. Scheggie di guerra

scheggieguerralGiovedì 13 agosto presso la chiesa parrocchiale di Montese

Pasquale Tondi e il gruppo culturale Il Trebbo presentano il libro: Scheggie di Guerra 1915 - 1918. Seconda edizione.
L'esperienza diretta dell'autore, congedatosi da questo mondo nell'ottobre del 1984, che combattè in prima linea sul fronte Austriaco, inizialmente in Friuli, successivamente in Veneto, in Val d'Astico e sul Monte Grappa. L'autore riporta in diario l'esperienza vissuta in prima linea: le battaglie di fuoco, le tecniche di combattimento, la vista del nemico a poca distanza ma anche il riposo nelle retrovie, dopo i crudeli assalti. Nelle sue riflessioni ci trasmette speranza e ottimismo, pur nel testimoniare l'atrocità del conflitto, che ha visto la maggior parte dei suoi soldati - fu chiamato alle armi come Sottotenente per poi giumgee al grado di Capitano - ignari del loro destino, gettarsi allo sbaraglio nelle mani del nemico, trovandovi spesso la morte solo per obbedire agli ordini.

1915-2015. 100 anni dall'inizio della Grande Guerra

Giopagine trincealvedì 23 luglio presso la Sala Mons. Dallari (ex cinema) a Montese

Il gruppo culturale Il Trebbo presenta il libro Pagine di Trincea.
Quattro anni di guerra, «la prima grande esperienza collettiva degli Italiani», dura, tragica, consumata nelle trincee del Carso, dell'Adamello o del Piave. Ne furono protagonisti i nostri nonni contadini. Quasi un migliaio degli oltre 1.300 richiamati, quasi la metà analfabeti, imbracciò il fucile e fu costretto a lasciare le dolci montagne del montesino per combattere il nemico austriaco sulle vette irte e ghiacciate del Trentino. 123 morti, 61 prigionieri, 84 feriti fu il prezzo in vite umane pagato da Montese nella Grande Guerra. Una ricostruzione di quei terribili giorni basata su documenti d'archivio, su diari dell'epoca, corredata da immagini inedite di tanti soldati con la divisa stirata, in posa nello studio del fotografo: un patrimonio di memoria disseminato nelle case e conservato da cent'anni gelosamente nelle famiglie. Uno spaccato di dolore, di eroismo, un tributo al sacrificio di questi uomini strappati ai loro affetti, mandati a combattere un conflitto non da tutti compreso.

IL MUSEO DIFFUSO...

trinceeTra borghi e boschi, arricchita di monumenti e dal museo Storico della Rocca a Montese e dal museo della Memoria di Iola, si snodano i Luoghi e i sentieri della memoria attraverso 23 km di percorsi nel territorio di Montese. Come un dialogo tra il passato di un lungo anno di guerra e un presente volto alla pace, il Museo Diffuso percorre le montagne e le valli del montesino raccontando la durezza del periodo che dall'estate del '44 porta al termine della Seconda guerra mondiale, nell'aprile del '45.

Con l’avanzare delle truppe alleate in direzione dell’Appennino tosco-emiliano, iniziarono i primi bombardamenti aerei alleati. Dall’inverno del ’45 sino al termine del conflitto alle incursioni alleate si aggiunsero cannoneggiamenti da ambo gli schieramenti. La popolazione, in quel lungo anno di privazioni e violenze, dovette imparare a convivere sia con la potenza distruttiva delle armi che con i rastrellamenti delle forze dell’Asse. Vennero utilizzate allora come rifugi le cantine e le stalle, furono scavati rifugi antiaerei sparsi sul territorio; nel centro di Montese ci si nascose anche nelle fogne.

Il sentiero, ben indicato dalla segnaletica e privo di difficoltà, è di facile percorribilità, anche a tappe, per tutta la famiglia o le scolaresche. Arricchito dalla presenza di due musei al centro di Montese e di Iola, il percorso può costituire anche un supporto didattico. Una giornata trascorsa tra colline e montagne, boschi misti e prati polifiti, in una natura ancora ricca e multiforme si può quindi trasformare in un’esperienza di scoperta e approfondimento storico.

 

 

Il Museo Storico, Monumento alla FEB e i rifugi antiaereiLe trincee e le postazioni della Lastra BiancaIl “Sentiero della Linea Gotica” con fortificazioni recuperate e il rifugio dei civiliResti di postazioni e camminamentiL’ampia sezione “2a Guerra mondiale” del Museo della Memoria e, nei dintorni, le grotte-rifugio dei TufiLa pineta con resti del complesso sistema difensivo tedescoMonumento alla 10a Divisione da Montagna USMonumento al Partigiano Napoleon