Bob Dole è ritornato a visitare i campi di battaglia dove combattè e fu gravemente ferito nel 1945

Bob Iola bassa     Sabato 10 ottobre l'ex senatore americano Bob Dole è ritornato in Italia per ripercorrere l'itinerario di quando combattè nella 10a Divisione da Montagna americana. Tenente e comandante della compagnia L dell'85° reggimento, conosciuta come "suicide squad", Bob Dole era un leader aggressivo e coraggioso tanto che si meritò tre onoreficenze: due Purple Hearts ed una Bronze Star. Rimase seriamente ferito il 14 aprile 1945, il primo giorno dell'Offensiva di Primavera - l'attacco della V Armata americana che portò allo sfondamento finale delle linee tedesche nell'alto appennino tra le provincie di Bologna e Modena -, quando le schegge di una granata da mortaio tedesca gli frantumarono la spalla destra ed alcune vertebre all'altezza del collo e della colonna vertebrale. Egli era paralizzato dal collo in giù, aveva schegge di metallo in tutto il corpo e un rene danneggiato.

Nonostante il pessimismo dei medici sulle possibilità, dopo molti interventi chirurgici e una infinita riabilitazione, egli è sopravissuto in condizioni fisiche onorevoli. Bob Dole, accompagnato dalla moglie Elizabeth,dal suo staff medico e dagli assistenti personali, è giunto nella piazza di Castel d'Aiano poco prima dell'una del pomeriggio proveniente da Firenze. E' stato accolto dal Sindaco Salvatore Argentieri, dalla popolazione e dalla banda musicale.

Nella sala del Consiglio Comunale ha poi incontrato la popolazione e si è intrattenuto con diverse persone che aveva conosciuto nei suoi precedenti viaggi in Italia. Dopo la posa di due corone ai monumenti dedicati alla 10a Divisione d a montagna e ai caduti è stata offerto un pranzo in suo onore durante il quale vi sono stati i saluti del Sindaco Argentieri, di Bob Dole e della moglie Elizabeth. Dopo la visita alla targa posta a cura dell'amministrazione comunale nella località dove fu ferito nel 1945 Bob Dole e tutti gli intervenuti si sono recati a visitare le collezioni MEMORIE D'ITALIA presso il nostro museo.

La visita è durata circa un'ora e Bob Dole ha voluto camminare, seppur sorretto dal suo assistente, tra le sale dedicate alla 10a Divisione da Montagna complimentandosi per l'impegno e la passione nel tramandare la memoria di eventi terribili.

IL MUSEO DIFFUSO...

trinceeTra borghi e boschi, arricchita di monumenti e dal museo Storico della Rocca a Montese e dal museo della Memoria di Iola, si snodano i Luoghi e i sentieri della memoria attraverso 23 km di percorsi nel territorio di Montese. Come un dialogo tra il passato di un lungo anno di guerra e un presente volto alla pace, il Museo Diffuso percorre le montagne e le valli del montesino raccontando la durezza del periodo che dall'estate del '44 porta al termine della Seconda guerra mondiale, nell'aprile del '45.

Con l’avanzare delle truppe alleate in direzione dell’Appennino tosco-emiliano, iniziarono i primi bombardamenti aerei alleati. Dall’inverno del ’45 sino al termine del conflitto alle incursioni alleate si aggiunsero cannoneggiamenti da ambo gli schieramenti. La popolazione, in quel lungo anno di privazioni e violenze, dovette imparare a convivere sia con la potenza distruttiva delle armi che con i rastrellamenti delle forze dell’Asse. Vennero utilizzate allora come rifugi le cantine e le stalle, furono scavati rifugi antiaerei sparsi sul territorio; nel centro di Montese ci si nascose anche nelle fogne.

Il sentiero, ben indicato dalla segnaletica e privo di difficoltà, è di facile percorribilità, anche a tappe, per tutta la famiglia o le scolaresche. Arricchito dalla presenza di due musei al centro di Montese e di Iola, il percorso può costituire anche un supporto didattico. Una giornata trascorsa tra colline e montagne, boschi misti e prati polifiti, in una natura ancora ricca e multiforme si può quindi trasformare in un’esperienza di scoperta e approfondimento storico.

 

 

Il Museo Storico, Monumento alla FEB e i rifugi antiaereiLe trincee e le postazioni della Lastra BiancaIl “Sentiero della Linea Gotica” con fortificazioni recuperate e il rifugio dei civiliResti di postazioni e camminamentiL’ampia sezione “2a Guerra mondiale” del Museo della Memoria e, nei dintorni, le grotte-rifugio dei TufiLa pineta con resti del complesso sistema difensivo tedescoMonumento alla 10a Divisione da Montagna USMonumento al Partigiano Napoleon