• Monte Belvedere - monumento alla 10a Divisione da Montagna
  • Soldati della 10a Divisione durante il trasferimento da Napoli a Livorno
  • Inverno 1944 - pioggia e fango fermano gli alleati di fronte all'Appennino Tosco - Emiliano
  • Dal monte delle vedette
  • Monte Belvedere: una cesta di vimini per il trasporto del letame viene usata per il primo soccorso
  • Soldati in marcia a Campo Tizzorno
  • Soldati della 10a Divisione con abbigliamento ed equipaggiamento specifici
  • Infermieri sulla strada tra Iola e Castel d'Aiano in località Canevaccia

La vittoria

Il 28 aprile 1945 le forze tedesche in Italia si arresero, e il 2 maggio deposero le armi.

Il 6 maggio soldati del 3° battaglione dell'86° reggimento incontrano, nei pressi del passo Resia sulle Alpi tra Italia e Austria, le truppe della 44ª divisione di fanteria americana provenienti dall'Europa centrale.

Il 20 Maggio la 10ª Divisione da Montagna era dislocata a Tarcento vicino Udine dove, unitamente a truppe inglesi, dovevano prevenire eventuali movimenti verso ovest delle forze di Tito che avevano occupato Trieste e Klagenfurt. Il 14 Luglio ricevette l'ordine di rientrare negli Stati Uniti d’America in preparazione dell'invasione del Giappone pianificata a Kyushu per il 2 novembre 1945.

Il 6 agosto 1945 la città di Hiroshima fu distrutta dal primo ordigno nucleare della storia.

Tra il 26 luglio e il 2 agosto 1945 i tre reggimenti della 10ª Divisione da Montagna si imbarcano per rientrare in America; l’86° reggimento dal porto di Livorno, l’85° e l’87° reggimento dal porto di Napoli. Arrivarono in America tra il 7 e l'11 agosto.

Nel corso dei combattimenti sul territorio italiano la 10ª Divisione da Montagna, costituita da 19.780 uomini, subì 975 morti e 3.871 feriti.