La liberazione di Montese

Nei giorni che seguono la presa di Castelnuovo, la FEB viene trasferita sul fianco sinistro della 10a divisione americana con l’ordine di penetrare la valle del Panaro, in direzione di Montese e Zocca. Le alture del Montello e Monte Buffone in particolare rappresentarono il cuore delle difese tedesche a Montese. Il 14 aprile 1945, con l’inizio dell’offensiva finale sulla Linea Gotica in Appennino, l’attacco brasiliano si indirizzò proprio su Montese. La cruenta battaglia durò 4 giorni, dopo i quali nella notte fra il 18 e il 19 aprile i tedeschi sconfitti si ritirarono anche dal Montello e Monte Buffone verso la pianura. Sentimenti di riconoscenza e di amicizia legano ancora oggi Montese al cuore generoso del popolo brasiliano.

La conquista di Monte Castello e Castelnuovo

Tra la fine di febbraio e il marzo 1945 viene dato il via all’Operazione Encore, destinata a conquistare gli ultimi baluardi difensivi tedeschi sull’Appennino Modenese e Bolognese. L’offensiva viene affidata alla FEB e alla 10a divisione da Montagna USA. Ai brasiliani viene assegnato il compito di proteggere il fianco destro delle truppe americane e di sferrare l’attacco decisivo sul monte Castello. Il Reggimento Sampaio, preceduto dal fuoco dell’artiglieria, si impossessa della cima e fa collassare le difese tedesche. Intanto la 10a divisione, appoggiata dai Thunderbolt dell’aviazione brasiliana, occupa il monte Terminale, Monteforte, Sassomolare, il monte Grande d’Aiano e il monte della Spe. Il 5 marzo il comando alleato può dichiarare conclusa l’offensiva con la conquista di Castelnuovo per mano dei reggimenti brasiliani. Al termine dell’Operazione Encore tra le fila della FEB si contano 240 morti, 1.382 feriti e 44 dispersi.