Il villaggio di Iola

Nell’inverno 1944-’45 il paese di Iola venne a trovarsi sull’ultima linea difensiva della Linea Gotica, nota anche come Linea Verde II. I tedeschi lo avevano occupato fin dall’estate, costruendo difese sulle alture circostanti e rafforzandole con armi pesanti. I circa 700 abitanti subirono soprusi e rastrellamenti da parte degli occupanti, a cui si aggiunsero, dagli inizi di ottobre, i colpi delle artiglierie e i bombardamenti aerei alleati.

Nel febbraio 1945, la 10a Divisione da statunitense, giunta al fronte da poche settimane, col supporto delle truppe della Força Expedicionaria Brasileira (FEB), lanciò l’offensiva sui crinali dei monti della Riva e del monte Belvedere (Operazione Encore), raggiungendo in pochi giorni il monte Terminale, che domina l’abitato di Iola, difeso dai soldati e dalle artiglierie della 232a divisione tedesca.

La vetta fu presa dagli americani dell’86° reggimento della 10a Divisione da Montagna la mattina del 3 marzo 1945. Gli stessi reparti, nelle ore successive, ingaggiarono una dura battaglia per la conquista del paese, che avvenne soltanto nel pomeriggio dopo violenti scontri casa per casa.

Iola fu il primo paese del comune di Montese ad essere liberato. Dopo gli americani, giunsero a presidiare l’abitato, in gran parte distrutto, le truppe brasiliane della F.E.B.

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