Ronchidoso

Località contrassegnata da una vasta pineta ove si erge il santuario della Madonna degli Emigranti (inizi XX sec.), collocata al centro del tratto monte Belvedere-monte della Torraccia. Questo crinale fu fortificato dai tedeschi con una fitta rete di postazioni collegate fra loro da camminamenti a partire dalla tarda estate 1944.

Nei locali attigui al santuario, come ricorda una lapide, nel giugno 1944 si costituì la locale brigata partigiana Giustizia e Libertà. La località è nota anche per l’eccidio del 29 settembre 1944, quando i tedeschi trucidarono per rappresaglia 68 persone, in gran parte donne e bambini, incendiando poi le case della zona.

Dopo la conquista del monte Belvedere, la pineta di Ronchidoso venne presa nella serata del 20 febbraio 1945 dagli uomini del 2o battaglione dell’85o reggimento della 10a divisione da Montagna americana. Nell’area, oltre a diverse “fox hole” americane, sono ancora visibili gli apprestamenti difensivi tedeschi, costituiti da trincee, rifugi e una fitta rete di camminamenti.

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IL MUSEO DIFFUSO...

trinceeTra borghi e boschi, arricchita di monumenti e dal museo Storico della Rocca a Montese e dal museo della Memoria di Iola, si snodano i Luoghi e i sentieri della memoria attraverso 23 km di percorsi nel territorio di Montese. Come un dialogo tra il passato di un lungo anno di guerra e un presente volto alla pace, il Museo Diffuso percorre le montagne e le valli del montesino raccontando la durezza del periodo che dall'estate del '44 porta al termine della Seconda guerra mondiale, nell'aprile del '45.

Con l’avanzare delle truppe alleate in direzione dell’Appennino tosco-emiliano, iniziarono i primi bombardamenti aerei alleati. Dall’inverno del ’45 sino al termine del conflitto alle incursioni alleate si aggiunsero cannoneggiamenti da ambo gli schieramenti. La popolazione, in quel lungo anno di privazioni e violenze, dovette imparare a convivere sia con la potenza distruttiva delle armi che con i rastrellamenti delle forze dell’Asse. Vennero utilizzate allora come rifugi le cantine e le stalle, furono scavati rifugi antiaerei sparsi sul territorio; nel centro di Montese ci si nascose anche nelle fogne.

Il sentiero, ben indicato dalla segnaletica e privo di difficoltà, è di facile percorribilità, anche a tappe, per tutta la famiglia o le scolaresche. Arricchito dalla presenza di due musei al centro di Montese e di Iola, il percorso può costituire anche un supporto didattico. Una giornata trascorsa tra colline e montagne, boschi misti e prati polifiti, in una natura ancora ricca e multiforme si può quindi trasformare in un’esperienza di scoperta e approfondimento storico.

 

 

Il Museo Storico, Monumento alla FEB e i rifugi antiaereiLe trincee e le postazioni della Lastra BiancaIl “Sentiero della Linea Gotica” con fortificazioni recuperate e il rifugio dei civiliResti di postazioni e camminamentiL’ampia sezione “2a Guerra mondiale” del Museo della Memoria e, nei dintorni, le grotte-rifugio dei TufiLa pineta con resti del complesso sistema difensivo tedescoMonumento alla 10a Divisione da Montagna USMonumento al Partigiano Napoleon